Perché anche i bambini possono praticare la mindfulness e quali sono i benefici
Tutti noi siamo assolutamente adatti per poter praticare la mindfulness fin dalla tenera età. Anzi, la ricerca empirica dimostra come le abitudini che apprendiamo da bambini spieghino poi il nostro comportamento da adulti.
Con la mindfulness si ha l’opportunità di dare ai nostri bambini, ai nostri figli la pace, la felicità, la gentilezza e l’accettazione. L’accettazione ha dimostrato di riuscire a incrementare la resilienza e di essere un grande predittore di questa caratteristica umana.
Perchè praticare la mindfulness insieme ai propri figli?
Essere un genitore è un’esperienza molto complessa, ricca di sfaccettature: profondamente positiva e arricchente ma anche stressante. Per questo motivo, spiega David Gelles, reporter del NY Times, crescere i bambini, praticando gli esercizi di mindfulness insieme a loro, anche solo per qualche minuto al giorno, può essere di profondo beneficio, consentendo ai genitori non solo di condividere la felicità e l’accettazione con una nuova generazione, ma anche di sentirsi meglio loro stessi.
I bambini possono praticare anche da soli la mindfulness e da che età?
Certo che si. I bambini non devono necessariamente praticare la mindfulness insieme ai genitori ma sotto la guida di un istruttore di mindfulness certificato, meglio ancora se psicologo e che ha competenze nella gestione dei bambini. Nel Regno Unito, hanno aderito più di 400 scuole primarie, quindi dai 6 anni, all’introduzione di programmi basati sulla mindfulness.
Perchè il bambino possa apprendere queste caratteristiche della mindfulness, la chiave è la pratica. La mindfulness non dev’essere qualcosa che si utilizza sono nei casi di stress, non è una tecnica di rilassamento ! Invece bisogna fare della mindfulness una pratica regolare nella propria giornata, esattamente come fare sport, leggere, fare i compiti o suonare uno strumento. Non bisogna vedere la mindfulness solo come se fosse un antidoto a situazioni irritanti ma presentarla come un modo per aiutare i bambini a esplorare nuove sensazioni, includendo quelle che sono positive, neutrali e non familiari, spiega Greenland autrice del libro di successo “Sitting still like a frog”.
La mindfulness aiuta i bambini con la scuola ?
Si e non è un caso che sempre più stati stiano investendo così tanto sulla mindfulness all’interno del proprio sistema didattico e di istruzione. Gelles, reporter del NY Times ed esperto di mindfulness racconta che un recente studio ha dimostrato che bambini di quarta e quinta elementare che hanno intrapreso un programma di 4 mesi di meditazione hanno dimostrato miglioramenti notevoli nel controllo cognitivo, nella memoria di lavoro e nei punteggi ai test di matematica. Altri studi, racconta sempre Gelles, hanno dimostrato che la mindfulness può essere profondamente d’aiuto ai bambini con ADHD e ridurre anche l’aggressività dei bambini, l’ansia e lo stress.
Un semplice esempio di esercizio di mindfulness che possono fare tutti i bambini dai 6 anni in su, sotto la guida di un istruttore di mindfulness
Un semplice esercizio, noto come R.A.I.N., può aiutare a stare sul momento presente e non essere preda dell’esperienza degli altri o delle proprie emozioni.
- R: Riconoscere. Capire cosa sta accadendo, notandolo in modo calmo e accettante.
- A: Accettare. Consentire alla vita di farci vivere il momento presente che è, senza sforzarci di cambiarlo e senza desiderare che sia diverso.
- I: Investigare. Capire come evolvono le nostre sensazioni, come ci fanno sentire, che cosa vorremmo fare per farle andare via, non importa che questo ci faccia sentire qualcosa di piacevole o spiacevole, proviamo solo a notarlo.
- N: Non identificarti. Non sei l’emozione che stai provando, non sei il pensiero che stai pensando. E’ attività mentale di passaggio, come è arrivata potrà andarsene. E poi potremo capire qualcosa di interessante su di noi, recuperandolo successivamente.